C'è molta
letteratura in merito alle caratteristiche di un leader, ma personalmente ho
sempre prestato particolare attenzione ad alcuni aspetti specifici che possono
passare inosservati. Vorrei condividerli con te oggi:
a) Livello di
squadra.- Il livello di un leader si può misurare
in base al livello generale del suo team. Un leader che sceglie collaboratori
più intelligenti e più preparati di lui che siano in grado di dire a lui che
cosa fare. Un leader sicuro con la capacità di selezionare meglio le persone e,
allo stesso tempo, in grado di sapere come farle divertire insieme. Il mio buon
amico Marcos Urarte ha una frase che adoro: " le persone di seconda categoria assumono
persone di terza categoria per sembrare di prima categoria", dunque se
vedi una persona di prima classe vuol dire che dietro c’è un leader della
Champions League.
b) Livello di
serenità (anche autocontrollo) .- Mi piace
definire la seniority come la capacità di mantenere il sorriso di fronte alle
avversità. Parlo di persone che affrontano il fuoco con un estintore, e non con
la benzina. Un leader non trasmette pressione al suo team, ma comunica la giusta
dose di tensione positiva per mantenere un equilibrio tra benessere e
rendimento al fine di raggiungere il massimo delle prestazioni.
c) Livello di
controllo: in situazioni di stabilità, il controllo
del livello di micromanagement di un leader è direttamente proporzionato
al suo livello di insicurezza.
d) Livello di
semplificazione: un buon leader
semplifica e firnisce spiegazioni in modo chiaro ed esaustivo. Il trucco è
semplice: se lo spieghi a tua nonna e lei non capisce significa che non sai
ancora molto bene di cosa stai parlando. Ricorda: semplificare è sempre la cosa
più difficile; complicare è la cosa più facile.
e) Numero di
errori: chi non fa nulla non sbaglia mai. Personalmente
mi spaventa una persona che non si ricorda dell’ultimo errore che ha commesso. Nella
vita, o vinci o impari, quindi un leader che ammette di aver sbagliato è un
leader aperto, onesto, umile e che non punisce l’errore altrui. Il fatto che un
leader racconti i propri fallimenti è un segnale chiaro del suo valore come
leader.
f) Livello
di diversità nel team: adoro la
frase di Walter Lippman che dice "quando tutti pensano nello stesso modo,
nessuno pensa molto". O la frase che dice "normalmente quando due
persone pensano sempre la stessa cosa, una delle due è superflua". Una
maggiore diversità è una maggiore ricchezza in termini di punti di vista e di
possibilità di raggiungere risultati innovativi.
L’ultimo
requisito, ma per me il più importante, è il cuore. È impossibile essere un
buon leader senza essere una persona buona e di sani valori.
[Voglio ringraziare Marcella Panasci, la mia insegnante di italiano, senza la quale questo articolo non sarebbe stato possibile.]
Caro Oscar, è stato un piacere aiutarti. Grazie a te.
ResponderEliminarOscar, è stato un piacere aiutarti. Grazie a te.
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